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I MARINOTI DI SICILIA

Quattro chiacchiere con...

Travolgente successo del musical " Cats"

al Teatro Vittorio Emanuele di Messina.

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Massimo Romeo Piparo. Il messinese, direttore del Teatro Sistina di Roma è tornato nella sua città per mettere in scena il suo "Cats".

 

Il musical - tratto dal libro del premio Nobel Thomas Stearns Eliot “Old Possum’s Book of Practical Cats”, raccolta di storie e poesie su alcuni gatti stravaganti – con le musiche di Sir Andrew Lloyd Webber, è un capolavoro indiscusso di Broadway.

 

La storia, stavolta, è stata ambientata a Roma e non a Londra.

 

Il teatro messinese è stato invaso dai " Gatti" che spuntavano ovunque, entravano da ogni porta e hanno travolto il pubblico in delirio, dalla platea alla galleria, trasportandolo in un’atmosfera magica.


 

PERSONAGGI:

 

Gatto Filosofo (Fabrizio Corucci),

 

Macavity (Simone Nocerino),

 

Mr. Mistoffelees (Pierpaolo Scida),

 

Freccia rossa (Jacopo Pelliccia),

 

Il vecchio Gus (Fabrizio Angelini),

 

il Gatto Rock Tugger (Giorgio Adamo ),

 

il coraggioso Munkustrap (Sergio Giacomelli),

 

Bustopher Jones (Jacopo Pelliccia),

 

Mungojerrie (Simone Ragozzino),

 

Rumpleteazer (Rossella Lubrino),

 

Grizabella (Chiara Canzian).

 

Orchestra dal Vivo

 

Emanuele Friello Direttore

 

Stefano Lenci Tastiera 1

 

Enrico Scopa Tastiera 2/Ass. Programmazioni

 

Federico Zylka Tastiera 3/Ass. Direttore

 

Andrea Inglese Chitarra

 

Guerino Rondolone Basso

 

Vincenzo Tacci Batteria

 

Marco Severa Reed 1

 

Giuseppe Russo Reed 2

 

                                                                                                  FARITA64

Forlì - I Sikilia campioni d'Italia

GRAN PREMIO TEATRO AMATORIALE, organizzato a Forlì dalla FITA (Federazione Italiana Teatro Amatori) con oltre 1400 Compagnie affiliate e dalla Regione Emilia Romagna presso il TEATRO DELLE FORCHETTE, dove si sono esibite le l4 Compagnie selezionate, vincitrici dei concorsi regionali, di cui i Sikilia per la regione Sicilia. Diverse le nominations:

  • miglior attore e attrice non protagonista,
  • miglior attore e attrice protagonista,
  • miglior allestimento,
  • miglior gradimento del pubblico, 
  • miglior regia,
  • migliore spettacolo; 

I Sikilia  hanno vinto per la miglior regia e per il miglior spettacolo, mentre sono arrivati secondi per il miglior gradimento del pubblico. 

Cettina Sciacca

Ieri la premiazione presso il TEATRO TESTORI alla presenza dei rappresentanti delle 14 compagnie, della giuria e di molto pubblico che ha seguito il concorso!

Il Teatro

IL NUOVO TEATRO VAL D’AGRO’

 

 Il Teatro è vita!

 

di Cettina Sciacca 

 

Il Teatro Val D’Agrò è una bella botta di vita per i Sikilia che, possiamo dire, ci abitano e lo gestiscono ormai da parecchi anni, e lo è anche per tutto il comprensorio jonico che può viverlo.

 

Se andiamo indietro negli anni, diventa davvero difficile ricostruire le vicissitudini di questo teatro. Aperto negli anni ’90 per il desiderio e l’impegno di un’associazione che, allora, lo prese in gestione, con a capo Vittorio Bruno, e per volontà dei proprietari che concedettero i locali affinché nascesse un teatro a Santa Teresa di Riva.

 

Purtroppo, solo alcuni anni di programmazione e poi il teatro rimase chiuso del tutto, per molto tempo.

 

L’Associazione Culturale Sikilia, diretta da Cettina Sciacca, per necessità di fare delle prove in occasione di uno spettacolo della Compagnia, in programmazione al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, col patrocinio della Regione Siciliana, chiese ai proprietari di riaprire i locali e avere la possibilità di provare sul palco; richiesta che venne gentilmente concessa e così, negli anni 2001/2002, i Sikilia riaprirono le porte del Teatro Val D’Agrò.

 

Le emozioni furono tantissime e tutte molto intense!

 

Solo chi fa teatro può capire cosa si prova a entrare in una scatola magica che può dare vita a sogni e realizzare desideri e, soprattutto, offrire un servizio alla società e sostenere la cultura.

 

Furono emozioni belle e brutte, ma emozioni forti in ogni caso! Emozioni che valgono sempre.

 

Perché?

 

Perché calpestare le tavole di un palco fu come entrare in una chiesa, in un luogo sacro, dove tutto era possibile e, allora, provammo tanta gioia, ma ritrovarlo impolverato, rovinato e abbandonato, ci fece rabbia e tristezza allo stesso tempo;

 

Perché riaprire un sipario e tirare la corda ci diede tanta emozione, ma rivederlo mezzo rotto, cadente e pieno di polvere, tanto da non riconoscerne il colore, ci fece sentire male;

 

Perché rivedere le poltrone, sulle quali sedeva il pubblico, e ritrovarle rosicchiate dai topi, rotte, vuote e con un silenzio assordante, suscitò in noi sentimenti di tristezza infinita;

 

Perché alzare gli occhi e vedere la graticcia, che sovrasta il palco, piena di ragnatele, osservare i riflettori e le casse della musica nelle stesse condizioni, le pareti con le infiltrazioni di acqua, i calcinacci per terra, i colori sbiaditi e ogni cosa danneggiata a causa dei lunghi anni di chiusura, ci procurarono un bel pugno nello stomaco che non dimenticheremo mai.

 

La situazione era davvero compromessa. Anche l’esterno del teatro era ormai fatiscente, così come la vecchia insegna del Teatro Val D’Agrò che cadeva a pezzi, totalmente sbiadita.

 

La scena che si presentava ai nostri occhi era davvero desolante e triste, si percepiva l’abbandono e, secondo noi, tutto questo era una ferita profonda inflitta anche al territorio.

 

Una sconfitta per tutti.

 

Ecco allora, percepire in ognuno di noi quella voglia insistente, che aumentava di ora in ora, di giorno in giorno, di metterci a lavorare, di rimboccarci le maniche e riportare alla vita il teatro, la sua platea, il suo palco, il suo sipario e le sue tende, il suo piccolo foyer, i pochi mobili rimasti, i suoi bagni e i camerini e l’insegna esterna del teatro.

 

Così facemmo. Dopo aver chiesto il permesso ai proprietari e aver esposto le nostre intenzioni, non senza incontrare, inizialmente, qualche perplessità, qualche ostacolo e qualche diffidenza, dovuta a delle motivazioni assolutamente serie e comprensibili, riuscimmo a convincerli e coinvolgerli con il nostro entusiasmo!

 

E partimmo verso un’avventura che si sarebbe rivelata ardua, ma fantastica!

 

La strada fu lunga, incontrammo mille difficoltà in quel cammino di rinascita, che non furono soltanto quelle economiche, mille furono gli impedimenti, gli stop obbligati, le scelte difficili, i timori e le perplessità, le mancanze di energia e furono tante anche le invidie e le gelosie per ciò che stavamo facendo; incontrammo diffidenze e dovemmo superare momenti di estrema sfiducia anche in noi stessi. Succedeva così ogniqualvolta abbassavamo lo sguardo verso il nostro obiettivo.

 

Ma l’amore e la passione, che da sempre sostengono i Sikilia, il loro coraggio e la loro voglia di non mollare mai, hanno vinto. Il cammino fu duro, tormentato e irto di ostacoli, e lo è ancora, ma invece di far prevalere la sconfitta e battere in ritirata, ogni sforzo ci rese, e ci rende ancora oggi, più uniti, più forti e, direi, resilienti e anche umili, perché solo chi fa dura gavetta sa apprezzare i risultati ottenuti.

 

Con questa consapevolezza siamo entrati nel Teatro Val D’agrò nell’anno 2001/2002 e lo abbiamo riportato in vita.

 

Numerosi e lunghi anni di lavoro ci vollero prima di riaprire il teatro al pubblico.

 

Anni in cui maturarono progetti.

 

Inizialmente lo utilizzammo per le nostre prove; ma furono anni di bei fermenti. Lavorammo sodo per fare spettacoli e risparmiammo soldi per sistemare i lavori più urgenti; chiedemmo anche aiuto a negozianti, imprenditori, ditte, privati e soprattutto amici che, lo diciamo ancora oggi a voce alta e con grande gioia e orgoglio, ci aiutarono e sostennero, ognuno come poteva.

 

Tante mani per un obiettivo comune. Percepivamo l’entusiasmo di tutti e questo ci dava una grande carica di energia.

 

Tutti noi della compagnia davamo una mano, appena tornavamo dal lavoro, dallo studio o dalla scuola, per rimettere in funzione gli impianti elettrici, i riflettori, rifare quinte e fondali, ritappezzare e sistemare le poltrone rotte e vecchie, ripulire e piastrellare i bagni, ritinteggiare le pareti, risanare i locali per eliminare ragnatele, topi, insetti e blatte che in teatro ci avevano fatto casa e, nel contempo, richiedevamo licenze, documenti aggiornati, impianti di sicurezza rimessi a norma, interpellavamo ingegneri, architetti e responsabili del settore, per non commettere errori e così via dicendo.

 

Ed ecco che nel 2015 decidemmo di fare una PROGRAMMAZIONE TEATRALE, di scommettere il tutto e per tutto per riaprire il teatro al pubblico e poter così sostenere le spese di affitto e utenze.

 

Sì, era arrivato il momento giusto per fare un altro salto in avanti e pensare di rendere fruibile a tutti un bene prezioso che i proprietari ci avevano permesso di ristrutturare. Tutto a nostre spese, ma con regolare contratto di affitto, tutto sempre avallato dalla famiglia con un dialogo aperto e chiaro, basato su rispetto e lealtà. Anche se timorosi nel non sapere a cosa saremmo andati incontro, con incoscienza e desiderio di nuove avventure, credevamo nelle nostre possibilità ed eravamo certi che i cittadini avrebbero apprezzato e risposto pienamente alla nostra chiamata!

 

Così è stato. Il primo anno un numero di abbonati ridotto, poi negli anni successivi è stato raddoppiato e triplicato e la loro adesione ci permetteva di pagarci i debiti, l’affitto e le utenze che non sono poche!

 

275 abbonati avevamo raggiunto, l’ultimo anno di programmazione, su due giorni di spettacolo, quasi il 100% della capienza dei posti del teatro, che è in totale di 150. Questa era la situazione raggiunta l’anno prima della chiusura per COVID e, con nostra grande gioia, avevamo quasi azzerato i nostri debiti.

 

Ma una nuova e più difficoltosa avventura ci si prospettava davanti: nel 2020 siamo stati costretti, come tutti i teatri e tutte le attività, a interrompere la stagione teatrale che stava andando a gonfie vele, con risultati strabilianti e con grande gioia di tutti.

 

Era stato un vero successo, ogni anno sempre più bello, spettacoli di alto livello, forte impegno per incontrare i desideri del pubblico e ricompensarli con ottime scelte per ringraziarli della fiducia che riponevano in noi. Tante le soddisfazioni, i complimenti, i personaggi e gli artisti che si sono esibiti sul palco del Val D’Agrò in quei cinque anni. Tanti gli eventi e le manifestazioni realizzate coinvolgendo sempre più le istituzioni pubbliche, le scuole, le associazioni e gli enti sia culturali che sociali.

 

A questo punto un ringraziamento va all’Amministrazione Comunale di Santa Teresa di Riva che, fin dal primo anno di programmazione, ha deciso di assegnarci annualmente un contributo che consiste in 3000,00 euro l’anno. E il grazie successivo, e non meno importante, va a tutti gli sponsor e i partners, istituzionali e non, che non ci hanno mai negato il loro sostegno in tutti questi anni e a tutti gli abbonati e al pubblico che si è succeduto in teatro e che ci ha sempre sostenuto economicamente e moralmente.

 

Gli anni 2020/2021 sono stati anni bui, per tutti. Il COVID ha distrutto i nostri sforzi e certamente tante altre attività che sono state costrette a chiudere. Alcune hanno riaperto, altri non più.

 

Anche tanti teatri sono stati chiusi per sempre!

 

Le attività di cinema e spettacolo e i teatri sono stati penalizzati ancora di più perché sono stati gli ultimi a poter riaprire. Tutta la comprensione del mondo. Era giusto così, ma noi eravamo sul punto di mollare. I proprietari ci vennero incontro come potevano, abbassando il costo dell’affitto e sapendo aspettare senza mai chiederci nulla. A loro va tutta la nostra riconoscenza.

 

Ricevemmo degli aiuti dal Ministero per l’interruzione della programmazione e per i mancati incassi e, nel contempo, ci arrivò la notizia che eravamo stati ammessi ad un finanziamento regionale per la ristrutturazione di teatri pubblici e privati, grazie ad un bando a cui avevamo partecipato, ma sinceramente senza grandi aspettative.

 

Invece, siamo arrivati dodicesimi in graduatoria, grazie ai lavori precedentemente iniziati e conclusi, a diversi punteggi che, grazie alla nostra onesta attività, avevamo raggiunto.

 

Adesso un’altra importante decisione: rimetterci in gioco e accettare il finanziamento?

 

Dove trovare i soldi per il primo SAL (stadio di avanzamento lavori), 50.000 euro, poiché il bando non prevedeva anticipazione alcuna. Eravamo alle solite. Rischiare o non rischiare. Significava ricominciare tutto di nuovo. Ne parlammo con i proprietari, come era giusto fare e ci diedero carta bianca, sempre nei limiti della correttezza e fattibilità. Credettero ancora una volta in noi e acconsentirono.

 

Neanche a parlare delle mille difficoltà che abbiamo incontrato! Ma è anche vero che sulla nostra strada abbiamo conosciuto belle persone, bravi professionisti, ingegneri, architetti, muratori, elettricisti, fabbri, imbianchini, carpentieri, innumerevoli ditte che ci hanno fornito materiali di ottima qualità, amici che ci hanno sostenuto in tutti i sensi per realizzare una grande opera per il nostro territorio e che ci hanno dato fiducia. Per sei lunghi mesi abbiamo lavorato ogni giorno all’interno e all’esterno del teatro per mettere tutto a norma, per valorizzarlo, per essere fruito e fruibile al 100%, per valorizzarlo al massimo e creare un vero e proprio avamposto di attività culturali e sociali di enorme importanza per tutto il comprensorio.

 

Abbiamo speso 143.000 euro del contributo regionale che non sono bastati poiché in totale i lavori al teatro sono stati per circa 250.000!!! E ancora dobbiamo finire di pagare i debiti! Siamo ancora in debito con gli amici che ci hanno lavorato e ci hanno dato fiducia. Il teatro però è stato smontato del tutto, in ogni singola parte, solo il tetto e le tavole del palco sono quelle originarie. Adesso è un teatro a tutti gli effetti, a norma e con tutti i comfort: Il NUOVO TEATRO VAL D’AGRO’ è stato inaugurato il 4 Dicembre 2021 con grande partecipazione di tutti, politici, amministratori, addetti ai lavori, amici, abbonati e curiosi.

 

Tutto il resto è storia di ogni giorno. Il teatro è aperto ogni pomeriggio poiché sono stati avviati corsi di recitazione, laboratori teatrali per tutte le età, anche in campo musicale. Si fanno anche riunioni, eventi, manifestazioni di carattere privato e pubblico con diverse associazioni del territorio, residenze teatrali, collaborazioni e scambi con altri teatri, stage con attori di livello nazionale, PON con alunni e studenti, allestimenti, concerti e così via.

 

Non possiamo elencare e dilungarci ancora di più su ciò che oggi il NUOVO TEATRO VAL D’AGRO’ offre a chi lo frequenta e lo vive. Ci vorrebbero pagine e pagine. Ma ciò che importa è che a crederci non sia soltanto la Compagnia SIKILIA, ma siate tutti voi che state leggendo questo articolo e che ci seguite.

 

Fate passa parola. Ognuno racconti la sua esperienza all’interno del teatro. Fate conoscere una realtà vera, onesta, pulita. Fatta di belle persone, di gente di ogni età che ha trovato una sua dimensione, un suo posto, che si è rimesso in gioco.

 

Grazie a tutti coloro che hanno creduto in noi e continuano a crederci. Grazie a coloro che ci hanno sostenuto e ci sostengono. Grazie a ogni componente dei SIKILIA, sia attuale che del passato, perché ognuno ha fatto la sua parte. Se errori ci sono stati, chiediamo scusa, ma gli errori li fanno coloro che agiscono, che rischiano sulla loro pelle, tutti coloro che scelgono di fare qualcosa che possa dare un servizio alla comunità.

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